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Penale: competenza professionale ma anche capacità di comprendere

Recentemente abbiamo ottenuto due importanti risultati positivi in merito ad altrettante azioni legali per due Clienti diversi, ma accomunati dalla medesima delicatezza in merito al contesto e dalla fondamentale importanza/aspettativa di un esito positivo.

Nel primo caso abbiamo assistito un padre nei cui confronti era stata avanzata richiesta di emissione del provvedimento amministrativo del Questore per atti persecutori, voluto dalla ex compagna e madre del loro bambino.

Il secondo caso ha invece visto coinvolto un medico specialista denunciato per violenza sessuale da una paziente. La donna prima, improvvisamente, ha ritenuto di interrompere il percorso specialistico, salvo procedere, in un secondo momento, con una denuncia di querela.

Senza entrare nei dettagli dei casi, entrambi sono stati risolti positivamente con l’archiviazione del procedimento amministrativo e sentenza di non luogo a procedere in udienza preliminare.

Una breve riflessione per spiegare il nostro modo di esercitare l’attività di difesa anche, e soprattutto, nelle questioni di rilievo penale che toccano da vicino i singoli. Un padre ha rischiato di perdere il rapporto con il proprio figlio (posto che il provvedimento richiesto aveva ad oggetto quello che – comunemente –  viene chiamato “stalking”). Uno stimato professionista, a fine carriera, ha temuto di vedere infangata la propria reputazione (con la certezza della pena detentiva presso un istituto penitenziario in caso di condanna).

I due incarichi sono giunti in un periodo storico delicato, che impone una tutela per il mondo femminile, troppo spesso vittima innocente di violenza. D’altra parte, accettati i casi, è stato instaurato un dialogo con entrambi i Clienti che, giustamente, erano preoccupati per quello che avrebbe potuto essere l’epilogo delle rispettive vicende. Negli incontri e nei colloqui è emersa la loro estraneità a quanto contestato.

Per entrambi si è resa necessaria una difesa tecnica tempestiva, volta ad ottenere l’immediata risoluzione dei rispettivi problemi. Con il supporto dei Clienti, all’esito di numerosi colloqui, sono state redatte le necessarie memorie difensive volte a fare chiarezza.

Indubbiamente i risultati immediati sono frutto dell’attenzione e della serietà con cui le Autorità competenti hanno analizzato le due vertenze, a dimostrazione del fatto che, nonostante si tenti spesso di sostenere il contrario, il Sistema giudiziario funziona.

In ogni caso, ciò che i nostri Assistiti hanno apprezzato, in aggiunta al tempestivo risultato positivo raggiunto, è stato il supporto anche morale fornito ai Singoli. La sola competenza tecnica, indubbiamente imprescindibile, si rivela infatti spesso insufficiente a fornire il supporto necessario quando ci si affida ad un difensore. Tanto più se la vertenza ha carattere penale e  se, a differenza dei casi in esame, vi è colpevolezza rispetto ai fatti ascritti.

 “Affidarsi” significa “rimettersi” a qualcuno, confidando in quella persona o professionista: il nostro obiettivo, ancor più nel settore penale, è impostare un percorso che consenta ai nostri Assistiti di “confidarsi”, sino a farci comprendere le loro reali esigenze, per impostare la migliore strategia che ci consenta di puntare al risultato auspicato. E di ottenerlo.

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A cura di Avv. Daniela Spandri