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La proprietà intellettuale dall’impresa all’arte e nella quotidianità

Come Campa Avvocati abbiamo recentemente organizzato un evento in Piazza del Duomo, presso lo studio di Milano, allo scopo di ufficializzare la Partnership con lo Studio Jaumann, specializzato in marchi e brevetti e che si occupa della tutela della proprietà intellettuale dal 1937.

Nel corso della serata sono intervenuto svolgendo alcune riflessioni allo scopo di sensibilizzare i presenti sull’importanza del tema e sul valore aggiunto che questa collaborazione porterà al nostro Studio e ai nostri Clienti.

La proprietà intellettuale rappresenta un concetto fondamentale nell’economia moderna: in un’epoca fortemente caratterizzata dalla digitalizzazione, l’imprenditore deve necessariamente salvaguardare le proprie creazioni e ciò che la rende riconoscibile nel mercato, proteggendo il proprio valore e promuovendo una concorrenza leale.

Partendo da tali considerazioni, abbiamo preso spunto da quanto occorso all’artista Fabio Ricciardiello, le cui opere fotografiche si sono innaturalmente modificate a seguito di un errore informatico: a causa di un imprevisto, lo strumento elettronico ha infatti generato vere e proprie nuove opere, diverse da quella che l’autore si aspettava, ma con una combinazione di colori che le ha rese davvero uniche e suggestive. Con il contributo della critica d’arte Azzurra Immediato, ci siamo interrogati su chi detenga la proprietà intellettuale di creazioni generate da macchinari.

Si tratta di un concetto molto importante ed attuale, specie in questo periodo storico in cui, con l’avvento dell’intelligenza artificiale, diverse creazioni, nei più diversi ambiti, saranno generate da algoritmi. Campa Avvocati, tramite la collaborazione con Jaumann, può consentire all’imprenditore di rispondere ai diversi quesiti e di cogliere queste opportunità, tutelando la propria competitività.

Vi è però un aspetto spesso sottovalutato, ma che si applica alla quotidianità, anche per chi non è imprenditore. Nella vita di tutti i giorni capita a tutti di entrare in contatto con potenziali diritti di privativa di terzi, che debbono essere trattati correttamente, evitando di ricevere contestazioni e possibili pretese risarcitorie, in alcuni casi anche molto elevate.

Nello svolgimento della professione, spesso capita che il soggetto che si pone – e che conseguentemente pone al proprio avvocato – delle domande sulla corretta condotta da adottare, prevenga sul nascere possibili problematiche. Non fa certamente eccezione quanto attiene alla proprietà intellettuale: porsi dei quesiti è fondamentale.

Nel corso dell’evento ho condiviso quanto recentemente è accaduto quando un Cliente ha avuto la sensibilità di coinvolgermi, chiedendomi se fosse possibile esporre in una mostra una propria opera d’arte che, nelle sue intenzioni iniziali, sarebbe stata realizzata riproducendo il logo di un noto marchio di abbigliamento sportivo. Sono stato lieto di coinvolgere lo studio Jaumann su un tema così delicato, per fornire assieme una risposta ad un quesito per nulla banale. Il mio plauso va al Cliente che ha avuto la sensibilità, forse non comune, di porsi la questione, affrontando la problematica correttamente per evitare eventuali contestazioni.

Quanto è capitato al mio Cliente, che non svolge alcun ruolo imprenditoriale, ma che nello svolgimento del proprio hobby si è imbattuto in tematiche afferenti alla proprietà intellettuale, mi ha fatto riflettere sulle implicazioni che possono esservi nella vita di tutti i giorni. La tutela della proprietà intellettuale riguarda tutti noi: anche un’attività che svolgiamo quotidianamente come quella di navigare sul web, estrapolando risultati o immagini da siti internet, può portare conseguenze significative. Dunque è sempre bene interrogarsi.

Sono certo che questa collaborazione con lo Studio Jaumann consentirà ai nostri Clienti di rispondere a tante domande e di cogliere nuove opportunità, prevenendo al contempo possibili problematiche.

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A cura di Avv. Andrea Santini