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È arrivato il mio turno di contribuire con un pensiero allo scorcio di mondo che, come Campa Avvocati, cerchiamo di offrire sul nostro sito e su LinkedIn, con una certa frequenza.

Gli avvocati con cui sono felice e mi onoro di lavorare ogni giorno hanno parlato di proprietà intellettuale, novità fiscali, processi di M&A e di decisioni della Corte Europea, e tanto altro: opportunità che il nostro lavoro ci offre e che noi desideriamo raccontare per condividere queste prospettive con chi vuole dedicarci qualche minuto di lettura.

Tocca a me. Dopo tanti contributi, vorrei offrire una riflessione.

A cosa è chiamato oggi un Avvocato, colui che (appunto) chiami a te (advocare in latino è chiamare presso), quando hai una necessità, che sia un problema o un’opportunità e non vuoi/puoi affrontarli da solo?

Viviamo un momento di grande evoluzione, nella strutturazione di studi sempre più interdisciplinari, così come nel modo di lavorare, con l’intelligenza artificiale che sempre più prende spazio in tutti i servizi, compresi quelli legali.

Entrambe le vie sono inesorabili e da percorrere, al meglio però.

 

Oggi l’Avvocato deve saper offrire competenze specifiche per poter in ogni diverso settore fare la differenza: serve specializzarsi, studiare e praticare un campo specifico. Servono, quindi, più avvocati, organizzati tra loro, che seguano un Cliente e il suo problema o la sua opportunità in tutte le diverse prospettive e in profondità.

Questo è ormai noto: importa non perdere mai la visione complessiva. L’avvocato specialista non deve mai trascurare lo sguardo d’insieme (come il medico, d’altronde), deve sempre saper leggere in orizzontale il problema/opportunità, per cogliere tutte le sfumature e i lati che lo caratterizzano e offrire una soluzione unica e coerente con tutti questi diversi momenti, lasciando che poi sia il collega specialista ad approfondirne ciascuno.

Profondità e Prospettiva devono fondersi in uno sguardo di respiro alto e in un gioco, inevitabilmente, di squadra.

 

E l’intelligenza artificiale? Sostituirà attività ripetitive a scarso valore aggiunto, offrendo allo studio e al cliente tempi ridotti e, certamente, aiuterà sempre più nella ricerca e nell’efficienza del lavoro (Campa Avvocati sta lavorando per svilupparne una dedicata). Ma l’intelligenza insostituibile è quella emotiva e strategica, la capacità dell’Avvocato di farsi “presso” il suo cliente, di capirlo, affiancarlo, guidarlo e dare direzione, con profondità e prospettiva (appunto).

L’intelligenza Umana (Human Intelligence – H.I.), fatta di ragionamento, pensiero strategico, empatia, comprensione di stati d’animo, volontà, visioni e desideri del cliente e della controparte, saranno sempre – e sempre più proprio per l’arrivo dell’Intelligenza Artificiale (A.I.)la guida della professione.

 

La vedo così.

Il futuro è sempre nelle scelte di oggi ed essere Avvocati oggi è, ancora di più, la voglia di fare la differenza, con un tocco personale di unicità.

Noi – in Campa Avvocati – amiamo farlo così.

Quindi? Avvocati…Avanti !

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A cura di Avv. Massimo Campa